Migliorare e potenziare la qualità dei servizi offerti a studentesse e studenti rappresenta una delle leve fondamentali per accrescere l’attrattività dell’Università Parthenope e rafforzarne lo spirito di appartenenza.
La capacità di fornire efficaci servizi di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita, rientra, come è noto, tra gli ambiti di valutazione dell’ANVUR e al potenziamento di queste tipologie di servizi sono dedicati specifici capitoli del programma.
L’Ateneo deve, però, puntare a offrire anche un insieme di servizi ampio e articolato finalizzato a migliorare il loro benessere durante gli studi, dentro e fuori le Aule universitarie, e a monitorare le loro esigenze e il grado di soddisfazione.
Solo dall’ascolto dell’utenza è possibile attivare un percorso virtuoso di miglioramento continuo.
Orientamento alla Customer Satisfaction
In questa prospettiva, oltre all’attenta analisi dei risultati degli strumenti di valutazione previsti dal sistema AVA (questionario didattica e rilevazioni AlmaLaurea) è necessaria una rilevazione sistematica anche attraverso specifiche indagini di customer satisfaction, i cui risultati saranno utilizzati per orientare azioni di miglioramento dei servizi
È opportuno ricordare che l’Ateneo da due anni partecipa al progetto Good Practice che prevede rilevazioni di customer satisfaction rivolte alle tre principali categorie di stakeholder: personale docente, dottorandi assegnisti; personale tecnico-amministrativo; studenti.
Con riferimento specifico agli studenti, i livelli di customer satisfaction della rilevazione del 2019/20 e di quella 2020/21 evidenziano, valori in linea o superiori alla media degli Atenei Italiani in tutti i servizi, con l’unica eccezione dei servizi bibliotecari (per gli studenti di primo anno). Anche in termini di efficacia, come risulta dal cruscotto di sintesi, l’Università Parthenope riporta performance superiori alla media degli altri Atenei in ciascuna delle tre macroaree trasversali alle attività rilevanti per gli studenti (supporto alla didattica, infrastrutture, Sistema Bibliotecario di Ateneo e Sistema Museale di Ateneo), con l’unica eccezione, anche qui, dei servizi bibliotecari per gli studenti di primo anno.
L’Ateneo ha monitorato qualità e criticità della didattica a distanza durante il Covid e, più di recente, è stata condotta un’indagine mediante somministrazione di questionari a un campione significativo di studenti – “Student Satisfaction & Immagine percepita di Ateneo”. La soddisfazione per i servizi offerti è stata indagata con riferimento alla didattica, ai servizi informatici e amministrativi, all’ambiente fisico, ai servizi per gli studenti e alla soddisfazione complessiva.
Rinviando per i dettagli al Report pubblicato sul sito di Ateneo1, i suggerimenti delle studentesse e degli studenti pongono in evidenza alcune esigenze alle quali l’Ateneo deve dare risposte adeguate. In particolare:
- progettazione e implementazione di un processo di ammodernamento delle componenti software e hardware messe a disposizione dall’Ateneo;
- maggiori spazi e infrastrutture, con particolare esigenza di elevare gli standard qualitativi degli alloggi studenteschi e migliorare il campus, soprattutto al fine di disporre di più aree destinate alle attività personali e alla crescita di forme di socializzazione;
- attivazione di partnership con associazioni ed enti culturali del territorio, così da poter vivere pienamente l’Ateneo e prendere parte agli eventi di socializzazione che esso offre.
Spazi da vivere e per condividere
Il nostro Ateneo ha programmato un ulteriore e consistente ampliamento delle strutture, così come è dettagliato successivamente (Potenziamento e riorganizzazione degli spazi). Resta, tuttavia, la necessità di migliorare il patrimonio che abbiamo rendendolo funzionale e fruibile per i nostri utenti privilegiati, gli studenti.
È diffusamente avvertito un forte bisogno da parte di coloro che si recano all’Università di riuscire a trovare postazioni appropriate per svolgere le proprie attività fuori dagli orari di lezione, su base non solo individuale ma anche di gruppo, secondo una tendenza sempre più diffusa, specie tra studentesse e studenti dei corsi di laurea magistrale.
Gli spazi attualmente disponibili per le attività didattiche hanno orari di apertura che possono essere considerati ottimali e non sono ulteriormente ampliabili, almeno nel breve-medio periodo; si registra, però, una carenza di spazi dedicati, nei quali studentesse e studenti possano trascorrere il loro tempo anche negli intervalli tra le lezioni.
Il problema è particolarmente stringente per chi frequenta i corsi di Economia e Giurisprudenza perché Palazzo Pacanowski soffre di una scarsità di spazi; per i corsi di studio di Scienze e Tecnologie e Ingegneria i problemi, pur sempre presenti, sono di minor entità, anche grazie alla recente acquisizione di nuovi spazi; per Scienze Motorie e del Benessere il problema, nel medio periodo, dovrebbe essere risolto con i nuovi spazi disponibili presso le strutture dell’Area dell’ex-arsenale militare.
Nuove aree dedicate al relax e allo studio, potrebbero essere create sfruttando le aree esterne ai nostri edifici – dove possibile – mediante la predisposizione di tensostrutture realizzate con materiali eco-compatibili, in modo da aumentare le postazioni di studio e consentire una maggiore e più ampia vivibilità degli spazi in tutti i periodi dell’anno.
Il servizio di supporto psicologico
Sempre in un’ottica di ‘benessere’ è opportuno potenziare il servizio di supporto psicologico, già istituito nell’ambito del CUG, che funge da punto di ascolto per studentesse e studenti che vivono situazioni di fragilità emotiva, tipica della loro età e acuita dalla pandemia da Covid-19, che ha provocato, come sappiamo, anche una serie di effetti di natura psicologica soprattutto nei giovani. Per il supporto psicologico saranno previsti un numero minimo di incontri e tempi di attesa contenuti; anche per questo servizio saranno sfruttate le opportunità offerte dagli strumenti digitali.
Accordi e convenzioni per favorire l’accesso a servizi esterni
Il welfare e il grado di soddisfazione dello studente richiede anche un ampliamento dell’offerta di servizi fruibili all’esterno dell’Ateneo. Partendo da un censimento degli accordi e convenzioni per servizi esterni già stipulati dall’Ateneo, è necessario procedere ciclicamente a valutarne efficacia e rispondenza a bisogni e ad individuare nuove aree di interesse.
A tale proposito, in questa sede, si è ritenuto limitarsi ad una prima elencazione, dovendosi nel concreto poi valutarne la rispondenza ai bisogni e l‘effettiva praticabilità, alla luce anche di vincoli di varia natura.
In primo luogo, va aumentata la possibilità di utilizzare – mediante accordi e convenzioni – strutture nelle quali svolgere attività sportive (palestre, centri sportivi, piscine, ecc.), preferibilmente situate nelle vicinanze dei plessi dell’Ateneo, per favorirne un uso continuativo e non sporadico.
Sul piano finanziario, eventualmente sfruttando le convenzioni già esistenti, si potrebbe ipotizzare di offrire a tutti, già al momento dell’immatricolazione, la possibilità di apertura di un conto corrente gratuito (ad esempio con l’emissione di una carta di pagamento con il logo Parthenope) cui eventualmente collegare operazioni di finanziamento degli studi (prestiti d’onore) a condizioni vantaggiose.
L’ampliamento delle convenzioni con soggetti operanti nel contesto limitrofo ai plessi dell’Ateneo stimolerebbe studentesse e studenti a ‘vivere’ l’Università.